Coordinate: 45°30′07.66″N 9°25′14.14″E

Stazione di Melzo

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Melzo
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMelzo
Coordinate45°30′07.66″N 9°25′14.14″E
LineeMilano-Bergamo
Milano-Venezia
Storia
Stato attualein uso
Attivazione1846
Caratteristiche
Tipofermata passante in superficie
Binari2
GestoriRete Ferroviaria Italiana
OperatoriTrenord

La stazione di Melzo è una fermata ferroviaria posta sul tronco comune alle linee Milano-Bergamo e Milano-Venezia a servizio dell'omonimo comune.

È gestita da Rete Ferroviaria Italiana (RFI).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata venne attivata nel 1846, assieme alla tratta ferroviaria da Milano Porta Tosa a Treviglio, divenuta poi parte integrante della ferrovia Ferdinandea Milano-Venezia.

Nel primo decennio del XXI secolo l'impianto è stato interessato dai lavori relativi al quadruplicamento della linea fra le stazioni di Pioltello e Treviglio, i quali si sono concretizzati nella realizzazione della nuova linea Venezia DD, preludio alla ferrovia ad alta velocità diretta a Verona e Venezia.

Nell'ambito di tali lavori il 30 aprile 2006 l'impianto venne trasformato in fermata impresenziata[1], e nel gennaio 2007 il vecchio fabbricato viaggiatori fu abbattuto[2], per lasciare spazio a una scalinata che garantisce l'accesso ai marciapiedi.

Strutture ed impianti[modifica | modifica wikitesto]

Il piazzale è composto da due binari di corsa della linea ferroviaria principale. Entrambi sono dotati di marciapiede a loro volta serviti da pensilina.

L'utenza accede ai marciapiedi grazie a un sottopassaggio.

Il doppio binario della linea ad alta velocità Milano-Treviglio corre a fianco della linea lenta nei pressi della fermata, ma non è compreso all'interno dell'area di competenza della struttura.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La fermata è servita dai convogli del servizio ferroviario suburbano di Milano: linea S5 (Varese-Treviglio) ed S6 (Novara-Treviglio), svolti da Trenord, nell'ambito di contratto stipulato con Regione Lombardia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Impianti FS, in I Treni, anno XXVII, n. 282, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, giugno 2006, p. 9, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  2. ^ Melzo si trasforma, in "I Treni" n. 290 (febbraio 2007), p. 8

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 29.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]